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CENNI STORICI SULL'ASSOCIAZIONE ALPINI

Al termine della prima guerra mondiale un gruppo di reduci l’8 luglio 1919 costituì l’Associazione Nazionale Alpini. Avvenne a Milano, presso la sede dell’Associazione geometri, e fu l’inizio di una lunghissima marcia che dura tuttora. Il primo presidente fu Daniele Crespi.
Nel settembre del 1920 viene organizzata la prima adunata nazionale sull’Ortigara. A quel primo appuntamento ne seguono altri venti per giungere, nel giugno 1940, a Torino: il secondo conflitto mondiale è alle porte e perciò, per sette anni la manifestazione è sospesa. 
Nell’aprile del 1947, ricompare il giornale L’Alpino, anch'esso nato nel 1919 su iniziativa del tenente degli alpini Italo Balbo, poi noto esponente del fascismo. Nell'ottobre del 1948 si svolge a Bassano del Grappa la prima Adunata del dopo guerra. Dopo la sosta del 1950 dovuta a ragioni tecniche, essa riprende senza più interrompersi.
Cittadini che hanno servito la Patria nelle truppe da montagna oggi guardano con preoccupazione l’assottigliarsi dei reparti alpini alle dipendenze del Comando Truppe alpine di Bolzano attuato dal Ministro della Difesa senza tener conto nè delle tradizioni nè della storia. Ma l’ANA è decisa a difendere le proprie radici.
Allo scopo di celebrare gli 80 anni dell’Associazione, dal 28 marzo al 9 ottobre 1999 si è svolta una lunga staffetta che ha portato il simbolo dell’ANA da Santa Teresa Gallura (Sassari) a Trieste, attraverso 189 tappe, staffetta composta da 180 squadre di 5 alpini in congedo ciascuna in rappresentanza delle 80 sezioni metropolitane (la sezione di Acqui Terme non era ancora stata costituita) e di 4 sezioni dislocate in Europa. Le celebrazioni nel 2009, in occasione del 90° anniversario, hanno visto gli oltre 4mila Gruppi dell'Associazione sparsi in Italia e nel mondo issare il Tricolore: una cerimonia semplice ma piena di significato che, come ha sottolineato il presidente nazionale Corrado Perona, 'racconta la favola bella e vera della nostra famiglia alpina e del suo attaccamento ai valori lasciatici in custodia dai nostri Padri'.

Al 2013 l’Associazione Nazionale Alpini presenta un organico di circa 364.000 soci, con 81 sezioni in Italia, 30 sezioni nelle varie nazioni del mondo, più 6 gruppi autonomi: quattro in Canada (Calgary, Sudbury, Thunder Bay e Winnipeg) due in Colombia (Colombia e Medellin). Le Sezioni si articolano in 4.402 Gruppi. Ai 288.000 soci ordinari si aggiungono 76.000 soci aggregati (di cui oltre 1000 'aiutanti').

Fedele a sentimenti quali l’amor di Patria, l’amicizia, la solidarietà, il senso del dovere, l’Associazione ha saputo esprimere queste doti intervenendo in drammatiche circostanze, nazionali e internazionali dal Vajont (1963), al Friuli (1976/'77), dall’Irpinia (1980/81), alla Valtellina (1987), all’Armenia (1989), all’Albania a favore dei kosovari (1999), alla Valle d’Aosta (2000), al Molise (2002), nell'Abruzzo terremotato (2009 '10) con i volontari della Protezione civile che risultano essere oltre quattordicimila. Capo della Protezione civile ANA è Giuseppe Bonaldi. 
Tra le numerose opere a favore del prossimo l'Associazione ha costruito in due anni di lavoro volontario dei propri soci (1992/1993), un asilo a Rossosch, al posto di quella che fu la sede del comando del Corpo d'Armata alpino nel 1942, durante la campagna di Russia. Per i due anni di lavoro i volontari sono stati 721 suddivisi in 21 turni. Le ore di lavoro sono state 99.643. Nel settembre 2003, se ne è celebrato il decennale ed è stato inaugurato un parco con un monumento.
Analoga operazione su richiesta del vescovo ausiliare di Sarajevo, mons. Sudar, è stata condotta a termine nel 2002, per ampliare un istituto scolastico multietnico a Zenica (Bosnia) che ospita studenti delle tre etnie: bosniaca, serba e musulmana. 
In Mozambico nella provincia dieci anni fa i nostri alpini in armi parteciparono alla operazione umanitaria disposta dalle Nazioni Unite in un paese sconvolto dalla guerriglia. In Mozambico l'Associazione ha costruito un collegio femminile, un centro nutrizionale di accoglienza per bambini sottonutriti e un centro di alfabetizzazione e promozione della donna. Nel comune di Ripabottoni è stata costruita una casa di riposo. 
Nell'Abruzzo terremotato sono stati impegnati 8500 volontari della Protezione civile ANA e il 14 novembre 2009 è stato inaugurato il 'Villaggio ANA' a Fossa dove, grazie alle somme raccolte dall'ANA e da altri enti, sono state costruite 33 case per gli sfollati del comune abruzzese. Sempre a Fossa è stata costruita la chiesa di San Lorenzo (inaugurata il 27 novembre 2010), altri interventi sono previsti a L'Aquila.

Un capitolo a parte merita l'ospedale da campo. Il 19 marzo 1994 l’Associazione ha inaugurato un nuovo ospedale da campo avioelitrasportabile, gioiello unico in Europa e forse nel mondo già impiegato più volte in occasione di pubbliche calamità. Ne è responsabile il dott. Lucio Losapio, primario agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Il personale medico e paramedico è quello delle strutture sanitarie più avanzate. Ultimo intervento in ordine di tempo è stato compiuto a Kinniya nel Sri Lanka dopo il devastante tsunami. Per 6 mesi è stata attivata una parte dell'ospedale con medici, infermieri, personale tecnico e volontari della nostra Protezione civile.

(dal sito internet dell'Associazione www.ana.it)

 Associazione Nazionale Alpini, gruppo di Antrodoco
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